Viaggio nella natura dei luoghi

Immaginatevi le Marche rappresentate solo dalle sue bellezze naturali uniche e …voilà in ogni provincia troverete una particolarità che in qualche modo le rappresenta e le contraddistingue.
Pensate alle Marmitte di Fossombrone modellate dal fiume Metauro, alle Grotte di Frasassi con il capolavoro dell’incessante lavoro della goccia dopo goccia nella genga sotterranea, allo strepitoso colore arancione nel verde delle Lame Rosse a Fiastra, ai graffi sulla roccia e al disegno paesaggistico tra le colline ascolane che solo i calanchi di queste zone sanno fare e ai particolarissimi due specchi d’acqua naturali molto simili tra loro quali i laghi di Pilato nei Sibillini.
La nostra regione potrebbe essere raccontata anche solo così!

Sculture naturali, le Marmitte dei Giganti
A pochi km dal centro abitato di Fossombrone

Una conformazione naturale affascinante, che il fiume Metauro pazientemente e inesorabilmente ha modellato nel corso dei millenni, giungendo a plasmare cavità tondeggianti di varia grandezza: ecco le Marmitte dei Giganti.
Le si trova in località San Lazzaro di Fossombrone e rappresentano l’unico canyon turchese delle Marche. Tra caratteristici specchi d’acqua che riflettono il cielo terso e azzurro e la vegetazione che fiancheggia le sponde del fiume, le Marmitte sono delle singolari rocce calcaree che l’acqua ha modellato nel tempo. I più temerari possono godere di questa meraviglia della natura percorrendo il sentiero che costeggia le rive della gola, ma chi volesse solo riempire lo sguardo e l’anima con questa onirica visione, può affacciarsi dal Ponte di Diocleziano, meglio conosciuto come il Ponte dei Saltelli.

Fascino millenario, le Grotte di Frasassi
Un must da non perdere a Genga

Vi troverete di fronte ad un mondo parallelo incontaminato nel quale la natura nel corso di milioni di anni ha creato un ecosistema unico. L’attore principale di questo spettacolo messo in scena milioni di anni fa è il fiume Sentino. Fu proprio questo fiume a farsi largo sotto la montagna, all’interno di grandi faglie nella roccia calcarea. E poi quando le sue acque fredde incontrarono quelle sulfuree aumentarono la dissoluzione del calcare creando enormi vuoti e generando tutto il sistema di grotte.
Circa 20 km di estensione di cui solo 1,5 km visitabile dai turisti. Le Grotte di Frasassi rappresentano il più grande complesso di grotte sotterranee in Europa. Qui sculture naturali strepitose si alternano tra stalattiti (colonne che scendono dal soffitto delle cavità) e stalagmiti (che invece crescono dal basso verso l’alto).

Il Grand Canyon delle Marche, le Lame Rosse
Pensavo fosse Marte e invece…

Le Lame Rosse altro non sono che delle formazioni di ghiaia e argilla che, grazie a fenomeni atmosferici di vario tipo, hanno assunto queste bizzarre figure che tanto ricordano i territori della grande America divenendo così uno dei luoghi più conosciuti e affascinanti dei Monti Sibillini e non solo. Geolocalizzata nei dintorni del Lago di Fiastra, in Provincia di Macerata, l’area è particolarmente suggestiva e ricca di lunghi tratti di rigogliosa vegetazione, fortemente contrastata dal colore verde smeraldo del lago e il rosso delle Lame.
Non occorre essere degli escursionisti esperti, la sensazione che si avverte passeggiando in questi capolavori naturali è di costante stupore.

Suggestivi paesaggi lunari dei calanchi del piceno
Sistemi montuosi in miniatura

Le Marche sono in grado di offrire ai suoi visitatori forti e unici contrasti paesaggistici.
I calanchi, profondi graffi creati in un terreno argilloso per effetto dell’azione erosiva dell’acqua e del vento, si collocano tra le ampie distese boschive degli Appennini e le dolci colline che si dirigono a pettine verso le pianure scivolando dolcemente verso il Mare Adriatico. Qui si respira aria leggera mentre il sole e la luna si divertono a colorare il paesaggio ogni volta in modo diverso a seconda dell’ora del giorno in cui lo si ammira.
Con il loro paesaggio lunare, naturalmente mutante, silenzioso e mistico, i calanchi sono stati fonte di ispirazione, negli anni, per poeti e scrittori.

Tra miti leggende e misteri il Lago di Pilato
Attrazione del Parco Nazionale dei Sibillini

A quota 1941 mt s.l.m. sul Monte Vettore le Marche godono della presenza del Lago di Pilato, naturale e di origine glaciale. E’ fortemente caratterizzato dai suoi due specchi d’acqua ovali e simmetrici che in estate diventano comunicanti. Qui vive un ospite preistorico unico al mondo, un gamberetto endemico di pochi millimetri di lunghezza di colore rosso che nuota all’indietro con la pancia rivolta verso l’alto.
Il trekking per arrivare fin lassù è spettacolare e il panorama sulla conca che lo ospita è meraviglioso.
Si può scegliere di partire da Foce di Monte Monaco o da Forca di Presta. Il vostro compagno di viaggio sarà il vento.

Photos A. Tessadori