Viaggi intimi e salutari

Campagna marchigiana

Percorsi per gli occhi e per l’anima

Con lo sbocciare della primavera e delle splendide giornate che essa porta con sé, viene naturale sognare di evadere organizzando una vacanza di relax.

Anche in un momento particolarmente difficile come questo, in cui ci si è trovati di fronte ad una vera e propria emergenza sanitaria, non si è certamente persa la voglia di sognare e di viaggiare.

In questo senso per le Marche si apre una grande opportunità: qui ci si può muovere su un territorio molto ampio e ricco dal punto di vista paesaggistico, che offre senz’altro molteplici spunti per la visita. Viaggi intimi e salutari, percorsi per gli occhi e per l’anima che spesso ci attendono in luoghi prossimi a casa. Un’occasione per scoprire o riscoprire il territorio: incantevoli cittadine e centri di campagna che offrono alcuni scenari suggestivi tutti da godere e fotografare.

E dunque tra i percorsi interessanti si apre spazio per quelli in luoghi di spiritualità, dove riscoprire il silenzio, la meditazione e rigenerare sé stessi, oppure quelli attraverso borghi medievali, che hanno mantenuto intatta negli anni la loro atmosfera di storicità, incorniciati da torri, mura, palazzi e splendide piazze.   E ancora, percorsi sensoriali tra i colori della natura o faunistici che invitano a passeggiare con nuova curiosità, per i più piccoli ma non solo. Ed infine, un tour attraverso il mutamento della morfologia della costa, tra sabbia fine, falesie e palme.

Le Marche, dunque, espressione di una pluralità d’identità che si traduce in una meta ideale per viaggi in spazi aperti e molto ampi, adatti per mantenere il distanziamento sociale e stare in vacanza in totale sicurezza.

LUOGHI NASCOSTI PER RITROVARSI

Abbazia di San Vincenzo al Furlo
Espressione del monachesimo occidentale. Il monastero benedettino dei monaci bianchi trae le sue origini dalla peregrinazione di Benedetto da Norcia che attraversò le Marche e la Toscana lasciando dei segni profondi del suo passaggio. La pietra locale con la quale è stata realizzata, bianchissima, spicca sul verde acceso del paesaggio ed è impossibile non notarla. Un luogo di culto che appare ad una prima occhiata come una chiesa di campagna, ma i dettagli architettonici ci mostrano che non sia un luogo qualunque. Al suo interno, attorno all’altare, si fanno notare affreschi quattrocenteschi di scuola umbro-marchigiana.

L’eremo dell’Acquarella
Immerso nel verde di un un’oasi naturale composta da faresti e fresche sorgenti, nel Comune di Cerreto d’Esi, l’eremo si compone di una torre e una chiesetta, entrambe di nuda pietra ma in perfetto stato di conservazione. La Chiesa è dedicata alla Santissima Vergine Maria e fu costruita nell’anno 1441 su richiesta di Fra’ Frandeno eremita. Uno spazio che dona al visitatore pace e tranquillità.

L’eremo di Santa Sperandia
Nell’entroterra maceratese a pochi km da Serralta, territorio di San Severino, incastonata nella parete rocciosa del Monte Acuto, si trova una grotta all’interno della quale alloggiò la santa da cui prende il nome: Santa Sperandia. Occorre scendere ben 430 gradini nel verde del bosco prima di arrivarvi, ma ne vale davvero la pena. Il luogo è uno dei più affascinanti e caratteristici del territorio marchigiano.

UN TUFFO NEL MEDIOEVO

Mondavio, al centro del fascino rinascimentale
Eccellenza territoriale nel pesarese, immersa nel verde delle colline, a pochi passi dall’azzurro del mare, con il centro storico racchiuso dalla possente cinta muraria e sul quale domina, con fiabesca imponenza, la quattrocentesca Rocca Roveresca. Uno dei borghi più belli d’Italia, Mondavio è custode di una piccola bomboniera artistico-culturale situata nel cuore della cittadina. È il paese in cui l’amore per la terra e il rispetto dei tempi stagionali generano piatti unici, dai sapori inconfondibili, che rimandano a una tradizione contadina millenaria che si perde nella notte dei tempi.

Offagna, solitaria vedetta nel verde
Tipico borgo medioevale tra i borghi più belli d’Italia, armonico e ben conservato che si trova a due passi dal Conero, nella Terra dei Castelli. Notevole la sua rocca, esempio di architettura militare. Tutta la cittadina conserva diverse bellezze tutte da esplorare. Ogni anno a fine luglio ci si può immergere in un’atmosfera medioevale in cui il borgo interpreta le antiche abitudini medievali per un’esperienza immersiva indietro nel tempo.

Moresco, città castello
Non un borgo qualsiasi ma uno tra i più belli d’Italia. Arroccato sulla sommità di un colle, controlla come una sentinella la vallata sottostante e nei giorni più limpidi lo sguardo può spaziare dal Monte Conero al Gran Sasso sino alle opposte coste adriatiche. Un microcosmo che resiste al passare del tempo. Nella sua architettura sono presenti due torri quella dell’orologio e quella eptagonale. Ricco il suo centro storico.

LA MAGIA DEI COLORI

Il giardino delle rose perdute
C’è un giardino, sui colli di Urbino, dotato di tale grazia che, come si dice di certe immagini sacre, non pare creato da mano d’uomo. Lo sguardo vaga verso il più lontano orizzonte per poi tornare, quasi inconsapevole, sul cespuglio di rose fiorite, da lì verso le foglie ariose dei sorbi, poi di nuovo verso quel dolce paesaggio che pare un fondale di Raffaello.” (Pia Pera, Il giardino che vorrei, Electa 2006)

La nostra anima nei fiori
Il giallo delle ginestre tipiche della nostra macchia mediterranea simbolo di luminosità e splendore. Una pennellata provenzale data dalla lavanda simbolo di buona fortuna ma anche diffidenza e distacco. Ancora i papaveri rossi espressione di serenità, vivacità e semplicità. Infine i girasoli il fiore dell’allegria e della solarità.

Che meraviglia un frutteto in fiore!
Avete mai fatto una gita in un frutteto? La primavera è la stagione giusta per apprezzare lo sbocciare dei fiori degli alberi da frutta. Un tripudio di colori e profumi che inebriano la vista e l’olfatto. Massimo splendore in questo periodo lo si può osservare andando nella Valdaso, dove un’esaltazione dei toni del bianco, del rosa del viola dipinge l’intero paesaggio.

ANIMALI IN LIBERTÀ

Cavalli di Cagli, sobri e robusti
Uno spettacolo e un’esperienza che meritano di essere vissute, come quella di osservare i cavalli liberi di rincorrersi nelle praterie ai pendii del Monte Catria, un massiccio dell’Appennino Umbro-Marchigiano cantato da Dante nel XXI canto del Paradiso. Il  “Cavallo del Catria” è una razza autoctona caratterizzato dai tratti sobri e robusti allevata allo stato brado. Un animale di grande fascino fisico e lavorativo, oltre che per le sue carni davvero prelibate.

Mucche a Poggio San Romualdo
Poggio San Romualdo è un piccolo borgo situato fra le montagne marchigiane nel fabrianese. Per arrivarci si deve fare una stradina di montagna piena di tornanti, un po’ scomoda ma tutto sommato non lunga. Il paesino è molto piccolo, ci sono molte baite e casette colorate, ma soprattutto è un luogo di relax. L’aria è fresca e pulita. Molti i prati verdi e collinette dove è possibile incontrare mandrie di bovini al pascolo. Alcuni sono sdraiati nell’erba, altri sembrano guardarti.

Greggi — La transumanza, tesoro del parco
Nel cuore dei Sibillini la transumanza è il simbolo della storia locale.
In questo scenario di paesaggi strepitosi, sui crinali o lungo le vallate, è infatti possibile scorgere greggi di pecore che libere pascolano cibandosi delle profumate erbe che si trovano in questi luoghi, senza alcun problema.

SABBIA, FALESIE E PALME

Gabicce Mare, la doppia natura del paesaggio
Il nostro litorale sabbioso inizia da questa cittadina e si inserisce perfettamente tra il turchese cristallino dell’Adriatico  e il verde vivido del Parco San Bartolo. Mare e collina, due entità che sono due identità quella legata all’attività balneare e del porto turistico di Vallugola, fatta di stabilimenti e divertimento in spiaggia, e quella collinare, dove le emozioni viaggiano sulle ruote delle bici o attraverso lunghe passeggiate, immersi nella natura.

Conero, mare selvaggio e limpido
Falesie a picco sul mare, incantevoli calette, mare dai colori caraibici. Uno dei tratti di mare più belli d’Italia immerso in una natura selvaggia. Per chi non ama stare in spiaggia tutto il giorno bellissime camminate sul Conero e anche tanti angoli di paradiso nell’entroterra. Un luogo da visitare almeno una volta nella vita.

Riviera delle palme e non solo
San Benedetto del Tronto è rappresentato da un lungomare suggestivo, costeggiato di palme e oleandri. La spiaggia sabbiosa e dorata è il luogo ideale per famiglie e bambini. La movida notturna è movimentata dai numerosi locali e chalet. ideale per lunghe passeggiate di giorno e di sera. Numerosi i locali e gli chalet per la movida notturna.