Sarnano risorge

Il terremoto ha distrutto Sarnano ma non le meraviglie del territorio che la circonda, la sua storia, i prodotti tipici, e grazie ai tanti aiuti e al coraggio dei sarnanesi torna al suo splendore

La scossa delle 7:40 di domenica 30 ottobre 2016 ha ferito profondamente Sarnano che già aveva subito danni per lo sciame sismico iniziato nell’agosto. Le frazioni sono cumuli di macerie, il centro è lesionato, molti uffici, edifici scolastici, palazzi storici e chiese sono inagibili. I sarnanesi sfollati sono circa 700 e hanno perso non solo la possibilità di rientrare nelle loro case ma anche le loro attività, la loro occupazione, i luoghi di ritrovo e per un po’ anche la loro normalità.

“Nell’immediatezza del sisma di ottobre, nonostante il grande numero di sfollati, tutti sono rimasti a Sarnano: nei primi giorni dopo la grande scossa circa 400 persone hanno alloggiato all’interno del palasport comunale, poi si è trovata loro sistemazione o in seconde case agibili o in strutture ricettive. Il fatto che nessuno sia andato via da Sarnano è stato decisivo per la ripresa dopo il sisma”, ha dichiarato il sindaco Franco Ceregioli. In effetti i sarnanesi hanno dimostrato che l’amore per il proprio paese e il desiderio di costruire un futuro qui sono più forti dello scoraggiamento e delle difficoltà. E in questo sono stati sostenuti dai tanti che, pur vivendo altrove, hanno lasciato il cuore tra i vicoli di Sarnano e hanno donato parole di conforto, di sostegno, d’affetto, ma anche aiuti concreti.

© A. Tessadori

Per fare un rapido censimento risultavano danneggiate oltre 1100 unità abitative tra prime e seconde case, tre edifici scolastici che ospitavano asilo nido, scuola materna, primaria e media; sono state danneggiate irreparabilmente anche le terme di San Giacomo, il piccolo teatro della Vittoria, la pinacoteca e i musei civici, la cattedrale romanica di Santa Maria di Piazza Alta, l’abbazia di Piobbico, altri edifici pubblici e chiese.

Gli edifici scolastici sono già stati quasi tutti ricostruiti: l’asilo nido è stato realizzato in parte con fondi pubblici, in parte con la sponsorizzazione dell’impresa abruzzese Top Costruzioni. La scuola materna è stata donata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, mentre la scuola media è stata donata dalla Andrea Bocelli Foundation e dalla Only the brave Foundation. Resta da realizzare la nuova scuola elementare, ma i lavori partiranno proprio in questi giorni. Le terme di San Giacomo sono state riedificate in tempi record, delocalizzate in una nuova e moderna struttura dove sono state convogliate le fonti di acqua curative. Ora, oltre ai servizi sanitari e ai percorsi terapeutici offerti nel vecchio stabilimento, la struttura ospita una SPA con percorso hydrolife di acqua termale, bagno turco e romano, docce emozionali e piscina esterna di acqua termale affacciata sui Monti Sibillini. La pinacoteca comunale è stata parzialmente riaperta; in estate riapriranno altre ali del palazzo che la ospita e sarà possibile tornare ad ammirare opere del Crivelli, De Magistris e tutti gli altri capolavori che custodisce, la collezione di armi antiche e moderne, il Museo del Martello e quello dell’avifauna dell’Appennino.

© A. Tessadori

Ben diversa è invece la situazione dell’edilizia privata che resta sostanzialmente immutata: sono state presentate circa 180 pratiche, ma come ha dichiarato il sindaco Ceragioli “purtroppo le procedure di approvazione da parte dell’ufficio ricostruzione sono piuttosto lunghe a causa di una normativa eccessivamente complessa e burocratizzata”.

Tuttavia l’impegno delle associazioni, della cittadinanza e dell’amministrazione hanno consentito di non cancellare nessuno degli eventi e delle iniziative che caratterizzano il calendario sarnanese che anzi quest’anno si arricchisce con la prima edizione del Festival del fumetto Sarnano Comix. La stazione sciistica di Sassotetto è rimasta operativa e non è venuta a mancare, nel periodo natalizio, la pista di pattinaggio su ghiaccio nel Parco del Serafino. Il terremoto del centro Italia non ha sospeso nemmeno la cronoscalata Sarnano-Sassotetto, il weekend con la tappa del Campionato Italiano Montagna e quella del Campionato Italiano Auto Storiche. Non sono state annullate le due rievocazioni storiche di agosto: il Palio del Serafino e il Castrum Sarnani. Nel Palio, che quest’anno giunge alla XXX edizione, le quattro contrade Abbadia, Brunforte, Castelvecchio e Poggio si sfidano in giochi popolari. Per la manifestazione Castrum Sarnani l’intero paese ritorna nel medioevo con cartomanti, fabbri, falconieri, cavalieri, saltimbanchi e piatti antichi. Non si è cancellata nemmeno la Notte dei Folli perché di follia c’è sempre bisogno. Non a caso Erasmo da Rotterdam nel suo Elogio della follia scriveva: “La pazzia costruisce città, imperi, istituzioni ecclesiastiche… l’intera vita umana è solo un gioco, il semplice gioco della follia”.

Insomma potranno esserci molte macerie, ma Sarnano non è mai crollata. E la speranza di tutti i sarnanesi è che chi ha camminato per le montagne e i boschi che la circondano, chi ha gustato i suoi prodotti tipici, chi ha ammirato il centro storico possa tornare e raccontare le sue bellezze a chi ancora non la conosce. Questo è il più grande aiuto che si possa offrire. E non serve aspettare che la ricostruzione termini. Ecco 7 motivi per visitare Sarnano oggi:

  1. Il centro storico. Anche se alcuni edifici sono inaccessibili il castrum medievale offre ancora l’emozione di un vero e proprio tuffo nel passato.
  2. Sciare con il mare in faccia. Si può sciare ammirando un panorama mozzafiato delle vallate verso l’Adriatico che nelle mattinate più limpide arriva fino al mare.
  3. 100 km di sentieri da percorrere a piedi o in bici tra radure, ruscelli e boschi.
  4. Volare! Grazie a correnti d’aria favorevoli sia in inverno che in estate e al panorama mozzafiato, Sarnano è uno dei siti di volo preferiti dagli appassionati di volo in parapendio e deltaplano (anche in tandem con un istruttore).
  5. Scoprire i Monti Sibillini da cui Sarnano è la perfetta base di partenza.
  6. Godersi un momento di benessere. Le Terme di San Giacomo continuano a offrire relax e rigenerazione fisica e psicologica nella nuova sede in via De Gasperi 28.
  7. Gustare i prodotti tipici dei Monti Sibillini in particolare gli affettati locali e la specialità sarnanese, la crostata al torroncino.

di S. Brunori