Viaggio tra i laghi delle Marche

Lago di Cingoli

Un’altra delle meraviglie che la nostra regione ci offre è data dai colori azzurro intenso e turchese di alcuni laghi, racchiusi tra il verde delle campagne e dei monti e tra le sfumature celesti delle rive. Proprio così, questa regione è in grado di stupirci ogni volta con i gioielli che la natura le ha messo a disposizione: non solo colline, monti, mare, ma anche laghi. C’è da dire che la maggior parte dei laghi che caratterizzano la regione è di origine artificiale; si tratta di bacini pensati dall’uomo come riserve d’acqua o per motivi di carattere idroelettrico, ma che si sono ben integrati con la natura circostante e presentano comunque delle peculiarità ambientali, oltre ad attrattive turistiche, che fanno sì che ogni anno vengano visitati da centinaia di persone. Tra quelli naturali è da segnalare il Lago di Pilato, dalle caratteristiche molto particolari, incastonato tra i Monti Sibillini. I laghi sono dislocati lungo tutta la regione, da nord a sud e hanno caratteristiche uniche e speciali.

LAGO DI MERCATALE, per percorrere sentieri enogastronomici immersi nella natura

Alle pendici della collina del centro storico di Sassocorvaro, trova la sua collocazione il lago di Mercatale, le cui acque derivano dal fiume Foglia che unisce il Montefeltro al Mare Adriatico, permettendo un collegamento tra diverse città tra cui Pesaro, Urbino e alcune poste sul confine toscano. Nelle vicinanze del lago sorge la Rocca di Sassocorvaro, un’opera architettonica maestosa realizzata da Francesco di Giorgio Martini, su commissione del Duca di Urbino. Per la sua forma zoomorfa (è infatti conosciuta anche come “testuggine”), è una costruzione unica al mondo, spesso meta di turisti che riescono a raggiungere facilmente la struttura dal lago. Pescatori, canottieri e turisti (ma anche marchigiani) in cerca di riposo e quiete raggiungono spesso il lago, che si presta bene a piacevoli gite e scampagnate con annessi pic nic, grazie al parco attrezzato (presente anche bar e ristoro) in servizio da aprile fino a ottobre. C’è la possibilità di noleggiare imbarcazioni e di riposarsi sulle comode panchine che adornano i sentieri del lago; presenti perfino impianti sportivi, aree gioco per bambini e un’area adibita alla sosta dei camper.

LAGO GOLA DEL FURLO, teatro di storia e leggende

Il suggestivo lago del Furlo è collocato nella Riserva Naturale Gola del Furlo, in provincia di Pesaro Urbino, all’interno del Comune di Fermignano. Il lago si inserisce in uno scenario molto suggestivo: la Gola del Furlo è situata lungo il tracciato originario della via Flaminia, nella parte in cui questa affianca il fiume Candigliano, affluente del Metauro. Tra i monti Pietralata (889 m) e Paganuccio (976 m), si è formata la forra a seguito della potenza erosiva del fiume Candigliano, appunto, facendole raggiungere una profondità considerevole che oggi non è più visibile a seguito della costruzione della diga avvenuta nel 1922, che ha trasformato la potenza del fiume in un lago, uno dei bacini, tra l’altro, più grandi delle Marche. Il Furlo conserva numerose leggende e vicende storiche, di cui ancora oggi possiamo vedere le tracce: la galleria romana di Vespasiano del 76 d.c., l’abbazia di San Vincenzo (IX secolo) e la “galleria piccola del Furlo”, risalente addirittura al periodo etrusco. Per chi ama le escursioni, c’è la possibilità di percorrere un sentiero di 52 km attraverso faggete, boschi e praterie sommitali.

LAGHETTI DI PORTONOVO, la storia misteriosa dei due laghetti

A pochi passi dal mare si trovano due laghetti salmastri, il Lago Profondo e il Lago del Calcagno (o Lago Grande), immersi tra un canneto di giunchi e canne di palude. In essi si confondono sia le acque del mare che, in occasione delle mareggiate, si infiltrano sotto la spiaggia, sia quelle dolci che provengono o da sorgenti o da altri immissari temporanei. Il Lago Profondo è collocato nei pressi del molo, mentre quello del Calcagno si estende nei dintorni della chiesa romanica di Santa Maria. Ruotano diverse leggende attorno questi due laghetti: una di queste vuole che essi siano collegati attraverso tunnel sotterranei caratterizzati da vortici temibilissimi, l’altra che il Lago Profondo sia congiunto addirittura alla città di Porto Recanati. La zona circostante i laghi di Portonovo è meta preferita di quanti vogliano ammirare specie faunistiche particolari: nelle loro acque trovano habitat gallinelle d’acqua, esemplari di martin pescatore, della folaga e del germano reale. Gli appassionati di birdwatching, quindi, sono i benvenuti. Trovano spazio sulle sponde dei laghi anche alcuni tipi di flora, tra cui canna di palude, giunco e falasco.

LAGO DI CINGOLI, il più grande lago artificiale del centro Italia

Conosciuto anche come Lago di Castreccioni, questo bacino artificiale si trova in provincia di Macerata, nel comune di Cingoli, uno dei borghi più belli d’Italia. Si tratta non solo del più grande lago artificiale della regione, ma anche di tutto il centro Italia. Nel 2013 il lago ha raggiunto capienza massima per la prima volta, tanto che l’acqua è straripata dalle bocchette superiori della diga. Ricco di fauna acquatica e di uccelli migratori, sorge in un’area naturalistica unica nel suo genere. Nel corso del tempo (è stato costruito negli anni Ottanta) è diventato “Oasi Provinciale di Protezione Faunistica” e la zona è stata quindi identificata come luogo di interesse comunitario. Il lago è meta ideale per chi vuole trascorrere giornate in pieno relax, magari prendendo il sole lungo le sponde del lago o avventurarsi tra le acque noleggiando pedalò, imbarcazioni, canoe o natanti elettrici. Intorno al lago si estende un’area floristica protetta, costituita dalla Macchia del Montenero. Svettano sulle acque del bacino artificiale i Monti di Cingoli (in particolare il Monte Nero), ricoperti completamente di alberi e boschi.

LAGO DI FIASTRA, nel blu dipinto di blu

Caratteristica tipica del lago di Fiastra, che sorge ai piedi dei Monti Sibillini a 685 metri, è l’intenso colore blu che denota le sue acque. Si trova a Fiastra, in provincia di Macerata e rappresenta il più grande bacino idroelettrico delle Marche, oltre a essere una delle mete turistiche più ambite della zona: la spiaggia di San Lorenzo al Lago è attrezzata anche con bagnino e molti, d’estate, preferiscono rilassarsi sulle sponde del lago anziché recarsi nei luoghi più affollati lungo le coste. Presenti anche tratti di spiaggia libera e la balneazione è permessa in alcuni tratti segnalati. I dintorni si prestano facilmente a mete escursionistiche per gli appassionati di trekking e Nordic Walking; non solo, è possibile anche fare canottaggio, andare in vela, praticare sport acquatici e noleggiare mountain bike per avventurarsi nelle zone adiacenti Fiastra è anche il punto di partenza per delle escursioni che permettono di giungere sulle vette del Pizzo Berro e del Monte Priora, o sulle Gole del Fiastrone (raggiungibili però solo con una guida turistica abilitata a seguito degli ultimi eventi sismici), o sulle Lame Rosse (dette anche la piccola Cappadocia delle Marche), fino ad arrivare alla Grotta dei Frati.

MONTELAGO, il lago temporaneo d’inverno

In provincia di Macerata, tra le montagne dell’alta valle del fiume Potenza, sorge un’area caratterizzata da fenomeni carsici, come doline e inghiottitoi. Si tratta dei Piani di Montelago, zona in cui ogni anno si festeggia il Festival Celtico nel primo weekend di agosto. L’area, a circa 900 m di altezza, sorge nel comune di Sefro. Contenuti in una suggestiva e particolare conca, i piani si dividono in superiore (918 m sul livello del mare) e inferiore (891 m sul livello del mare). La zona centrale, erosa dall’azione tettonica di faglie recenti, ha fatto sì che si producesse una conca e la conseguente nascita di un bacino lacustre bonificato nel XV secolo dai Varano, signori del ducato di Camerino. Proprio in questa zona, nella stagione invernale, nel momento in cui gli inghiottitoi non sono in grado di far scorrere libere le acque sciolte dalla neve, si crea un lago temporaneo che, in primavera, lascia il posto ad alcune specie floristiche, come il ranucolo acquatico. Gli altopiani, grazie alla grande e varia biodiversità che caratterizza tali ambienti, fanno parte della Rete Natura 2000, un complesso di zone costituito per preservare la biodiversità a livello comunitario.

LAGO DI SAN RUFFINO, il Lago Fantasma

Nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, più precisamente nel Comune di Amandola, trova il suo spazio il Lago di San Ruffino, un bacino artificiale molto particolare, perché è lago solo… d’estate! Realizzato nel 1961 con la costruzione di un’enorme diga pensata per porre un arresto al corso del fiume Tenna e creare un invaso per l’accumulo di acqua durante i periodi di siccità, questo lago viene svuotato nella stagione invernale, dall’inizio dell’autunno fino a primavera. La diga viene infatti aperta e l’acqua non ha così impedimenti per fluire a valle; viene a crearsi dunque una grande palude che si asciuga pian piano lasciando spazio al fiume libero di percorrere il suo tratto naturale. Le rive del lago si prestano bene a piacevoli passeggiate nel mezzo della natura: è possibile infatti ammirare diverse specie di uccelli tra cui aironi bianchi maggiori e cenerini, svassi, folaghe e garzette. Il sentiero che si inerpica lungo il lago si presta anche a essere percorso in mountain bike o a cavallo. Gli appassionati di arte e architettura la suggestiva abbazia romanica di San Ruffino, non molto distante dal lago.

LAGO DI GEROSA, ideale per canoa e vela

Si trova nei pressi di Montemonaco, tra Comunanza e Montefortino, in Provincia di Ascoli Piceno, il Lago di Gerosa, un bacino artificiale che sorge a 650 metri sul livello del mare. Alimentato dal fiume Aso, il lago è spesso meta di gite domenicali fuori porta: con l’occasione turisti e gitanti approfittano per ammirare anche la suggestiva chiesa romanica San Giorgio all’Isola, che sorge proprio nei pressi del bacino, dalla quale è possibile godere di una romantica vista sulle acque del lago incastonato in una cornice dai colori verdi. Le sue notevoli dimensioni (largo 400 metri e lungo all’incirca 2 km) permettono ad appassionati e sportivi la pratica di diverse attività: dal canottaggio, alla vela e perfino alla pesca. Il lago è infatti popolato da fauna ittica autoctona, come Trota Fario, di probabile ceppo mediterraneo, la Trota Lacustre, il Coregone, Tinche, Cavedani, Persici Reali e Carpe. Non solo pesci, il Lago di Gerosa ospita anche, in alcuni periodi dell’anno, colonie di anatre migratorie che transitano qui prima di procedere verso l’Africa o la Spagna. Durante la stagione estiva, poi, tanti sono i turisti (e non solo!) che scelgono di trascorrere delle giornate sulle piccole spiagge del lago, per godere delle giornate di sole in mezzo alla natura.

LAGO DI PILATO, l’unico lago naturale delle Marche… doppio!

Il Lago di Pilato è uno dei pochissimi laghi glaciali di tipo alpino situati nell’Appennino. Sorge a 1941 metri di altezza ed è collocato sul Monte Vettore, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nel comune di Montemonaco. Il suo nome deriva da un’antica leggenda secondo la quale nelle acque del lago sarebbe immerso il corpo di Ponzio Pilato, dunque esso ha rappresentato per secoli, e soprattutto in epoca medievale, luogo di pellegrinaggio da parte di maghi e negromanti, tanto che il lago era considerato maledetto. Curiosità: il Lago di Pilato è l’unico ad ospitare il Chirocefalo del Marchesoni, un piccolo crostaceo superstite dell’ultima glaciazione; per tale motivo è severamente vietato bagnarsi nelle acque del lago e per non calpestare le uova deposte a riva, occorre mantenersi a una distanza non inferiore di 5 metri dal bordo. I laghi di Pilato sono in realtà due, a volte si uniscono, a volte no, creando un buffo effetto visivo che ricorda la forma degli occhiali. Possibilità di effettuare trekking e raggiungere la famosa Grotta della Sibilla, anche se l’accesso alla foce del lago è per ora vietato a seguito del terremoto dello scorso agosto.