Un arcobaleno floreale ai Piani di Ragnolo

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Il vento a 1500 metri d’altezza soffia forte, libero. Il suo spirare è uno dei pochi rumori che infrangono il silenzio assoluto che regna ad alta quota. La corrente d’aria porta con sé fragranze e profumi. Verrebbe l’impulso di chiudere gli occhi ed immergervisi, ma sarebbe un errore, perché così ci perderemmo uno spettacolo mozzafiato: quello della fioritura delle orchidee selvatiche nei Piani di Ragnolo.

I Piani di Ragnolo sono un altopiano in provincia di Macerata, un’ampia spianata che si allarga tra le vette del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Questa zona fa parte del Comune di Bolognola e sovrasta maestosa i paesi circostanti, come Sarnano e Acquacanina, frazione di Fiastra. Siamo su un balcone naturale, una terrazza a 360 gradi da cui lo sguardo può abbracciare le cime sopra i 2.000 metri dei Sibillini, tra cui quelle del Monte Priora, del Pizzo Tre Vescovi e del Pizzo Berro, per poi scendere lungo le innumerevoli, dolci colline dell’entroterra, arrivando infine a scorgere i riflessi del sole che baluginano nel Mare Adriatico. Questo panorama mozzafiato è visibile ogni giorno dell’anno, ma c’è un periodo speciale durante il quale questo luogo si riveste di un fascino unico. Dalla metà di maggio fino alla metà di giugno i piani si tingono infatti degli stupefacenti colori delle orchidee selvatiche che completano la loro fioritura proprio nelle settimane di fine primavera. Le orchidee che possiamo ammirare in questa sorprendente cornice sono molto diverse da quelle che siamo soliti comprare dal fioraio o vedere negli appartamenti, di origine esotica, tipicamente tropicale. Quelle dei Piani di Ragnolo appartengono invece alle più rare specie mediterranee, caratterizzate dal fusto semplice ed eretto e da un’infiorescenza a spiga o a racemo semplice. In Italia se ne contano circa duecento, tra specie e sottospecie, di cui una quarantina popolano questo prodigioso altopiano dei Sibillini! Per quanto stupefacente, questa costatazione numerica non rende giustizia all’esplosione di colori, forme e profumi che abbiamo di fronte agli occhi. Passeggiando per questa vasta distesa siamo invasi da una profonda sensazione di meraviglia per il miracolo che la natura è in grado di regalarci. Attraversiamo grandi prati, dove il verde dell’erba si mescola con il viola, il rosa, il giallo e il rosso. Ogni sfumatura suscita in noi un’emozione diversa, peculiare, accompagnata da un moto di stupore. Viene spontaneo richiamare alla mente le parole di Kandinskij, il grande pittore che ha fatto dell’accostamento dei pigmenti una filosofia, secondo cui il colore è il tasto, l’occhio è il martelletto e l’anima è un pianoforte con molte corde.

La natura rimane però l’artista più grande e fantasioso che ci sia. Aguzzando la vista, in questa gigantesca tela dalle mille tonalità, possiamo divertirci a distinguere tutte le particolarità e i dettagli delle orchidee. La forma buffa dell’Orchis Simia, nome tecnico dell’Orchidea Scimmia, ricorda quella di un primate, con tanto di zampe e coda, dal corpo bianco spruzzato di un rosa squillante. Simile è il colore dell’Orchis Purpurea, la cui ampia corolla è tinta di rosa brillante che sfuma fino ad un porpora profondo e intenso. Le orchidee del genere Ophris ci dimostrano come la natura sia un’inventrice capace di soluzioni inesauribili per preservarsi: questo fiore ha infatti le sembianze di un’ape, un trucco sorprendente per attirare gli insetti impollinatori. Possiede una forma particolarissima, dalle strabilianti fattezze antropomorfe, anche l’Orchis Anthropophora, di un bellissimo giallo tenue, chiamata “l’Impiccato” per via della postura che il fiore-uomo sembra assumere.

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© A. Tessadori

Ma la fioritura dei Piani di Ragnolo non è animata solo da orchidee. Tra la primavera e l’estate le nostre narici sono pizzicate anche dall’odore inconfondibile delle genziane con i loro meravigliosi petali blu notte. Possiamo ammirare la corolla vorticante e morbida dei ranuncoli a fianco di quella irsuta degli asfodeli. Il rosso cremisi dei papaveri si mescola con il viola delle violette. Gli eleganti narcisi, bianchi e gialli, ci restituiscono lo sguardo e spandono il loro aroma inebriante. Questa profusione di fiori spontanei, unita al paesaggio su cui crescono, rendono i piani una meta perfetta per gli appassionati di botanica, che possono passare ore ad analizzare le infinite varietà floreali presenti, e ne fanno anche un luogo imperdibile per gli amanti della fotografia. La natura predispone un set: la sterminata varietà di toni cromatici e la luce del sole primaverile regalano scatti indimenticabili. Ai colori dei fiori si mescolano i loro profumi, che uniti ai lievi suoni del vento, del ronzio degli insetti e del canto degli uccelli, offrono la possibilità di immergerci in una vera e propria passeggiata sensoriale che coinvolge ogni nostro organo di senso. Se è vero che i Sibillini sono da sempre al centro di storie di fate, la fioritura delle orchidee ai Piani di Ragnolo è sicuramente uno degli incantesimi più incredibili che possa capitare di vedere.

di F. Cantori