Le Marche una “galassia” da scoprire

L’acqua è un elemento magico e purificatore, soprattutto per BRUNO BARBIERI, chef pluristellato e giudice di Masterchef Italia, per il quale rappresenta anche la fonte di ispirazione e di creatività dei suoi soggiorni marchigiani. Quando ha bisogno di un po’ di adrenalina beve un bicchiere di acqua. Ma non si tratta di un’acqua qualsiasi, ma bensì di un’acqua primordiale che conserva in sé tutte le vibrazioni delle stelle. La particolarità? Si trova solo in un luogo unico, al confine tra Marche e Umbria.

Se le dico marche, qual è la prima immagine che le viene in mente di questi luoghi?
Sicuramente l’acqua, quella cristallina del Conero, con il suo promontorio roccioso a picco sul mare. Qui venivo spesso in vacanza da bambino, ho tanti aneddoti legati a questi luoghi, qui sono nate tante amicizie e anche qualche storia d’amore. Ancora oggi mi piace fermarmi per gustare un guazzetto di pesce o i moscioli di Portonovo e bere un buon bicchiere di Verdicchio guardando il mare. Le Marche mi fanno venire sete prima di acqua e poi di vino!

Quali sono i piatti della tradizione enogastronomica marchigiana che preferisce?
Ce ne sono talmente tanti che non basterebbe certo un giorno per elencarli tutti. Sono però un appassionato del pesce cucinato in queste zone, mi piace partire dai piatti della tradizione, rivisitandoli in chiave moderna, legandoli anche ad ingredienti tipici dell’entroterra, accompagnandoli con un buon Rosso Conero o un Verdicchio, due vini di carattere che rendono davvero merito a questa regione.

© Ottica Ciocci

Com’è nato, negli anni, il suo rapporto con le Marche?
È un rapporto che si è alimentato nel tempo, grazie alla magia dei suoi paesaggi bellissimi, che ti rapiscono e ti rigenerano, è stupendo vedere come in pochi chilometri sia possibile tuffarsi in acque cristalline, lasciarsi cullare dalle morbide colline e respirare una fresca e pura aria di montagna. Se prima prediligevo la costa e in particolare la zona del Conero, negli ultimi anni seguendo i progetti creativi dell’amico Alessandro Marchesi, amministratore delegato della Compagnia del denim e direttore creativo dei brand Two Women, Two Men e Memory’s Ltd, ho scoperto le meraviglie dell’entroterra. È grazie a lui che sono venuto a conoscenza della grande tradizione tessile delle Marche, specializzata nel denim. Dai comuni montani di Urbania e S.Angelo in Vado e lungo tutta la valle del Cesano, tra Pergola e Mondolfo, per poi sconfinare nella zona di Ostra in provincia di Ancona, le aziende del distretto formano una vera e propria catena di montaggio del jeans, tanto che questa zona dagli anni ’60 si è meritata l’appellativo di “Jeans Valley”. È bello vedere come in questi territori è ancora viva l’artigianalità e la passione per i prodotti di qualità.

Cibo e moda sono due aspetti che qui nelle Marche rappresentano due punti di forza importanti e sono per lei due grandi passioni. Qual è la sua personale esperienza in merito?
Sì, sono un vero appassionato della cultura enogastronomica marchigiana, amo farmi raccontare la filosofia che si cela dietro i piatti e la scelta degli ingredienti. Per mia fortuna ho lavorato spesso in queste zone, ho anche insegnato in alcuni istituti alberghieri del territorio, ma soprattutto ho molti amici cuochi e giornalisti enogastronomici marchigiani che mi hanno svelato molti segreti e curiosità! Per quanto riguarda la moda, sono da sempre un appassionato di denim di qualità ed è per questo che mi piace conoscere tutte le fasi che portano alla creazione di un paio di jeans, tanto che con Alessandro Marchesi abbiamo anche lanciato una capsule “Barbieri per Memory’s ltd”, con denim giapponesi di altissima qualità realizzati proprio nella “Jeans Valley”. I marchigiani sono autentici e originali, proprio come i denim di qualità, e come quest’ultimi, migliorano nel tempo.

© Serge Tesker

Qual è nelle Marche il suo “posto del cuore” nel quale si sente sempre a casa?
Nelle Marche mi sento a casa ovunque, grazie forse a quest’aria genuina e vitale che si respira, ed è per questo che quando devo staccare la spina e ho bisogno di un’atmosfera rilassante e di circondarmi di persone sincere e genuine vengo qui. In particolare, mi piace molto trascorrere del tempo a Sassoferrato dove Alessandro Marchesi con sua nipote Nike Giurlani hanno aperto “La Bottega di Memory’s”, un concept store dedicato all’eccellenza dei prodotti marchigiani per quanto riguarda cibo, vino e abbigliamento, in particolare denim in omaggio alla “Jeans Valley”. Immersi in un luogo unico e meraviglioso, recuperato dalla vecchia osteria dei loro trisnonni, si possono degustare prodotti straordinari, e allo stesso tempo provare capi d’abbigliamento e accessori limited edition. È sorprendente come pur essendo in un paesino di poco più di 7mila abitanti, si respiri un’aria cosi cosmopolita, a me sembra di stare a Parigi! Per non parlare del loro B&B, la “Memory’s House”, una “casa museo” fuori dal comune dove ormai ho la mia stanza riservata nella quale ricarico le energie. In un clima del genere come non possono nascere nuove idee!?

Per esempio?
Quando frequenti gente un po’ pazza, in un luogo fuori dal comune, di idee te ne vengono una dietro l’altra. Ma quella che mi ha completamente affascinato è la storia che Alessandro mi ha raccontato della Valle dell’Iridio o Valle del Bottaccione, al confine tra Marche e Umbria. Definita anche “Scrigno del passato”, questa valle, racchiude un segreto che ci riporta indietro di ben 65 milioni di anni. Proprio qui infatti il geologo americano Walter Alvarez scoprì, con l’aiuto del padre Luis, premio Nobel per la Fisica, e di altri scienziati dell’Università della Califomia a Berkeley, che un sottile strato di roccia, privo di qualsiasi forma di vita, presentava una concentrazione altissima di iridio. Per questo motivo il gruppo di ricercatori avanzò l’ipotesi che un grosso meteorite, probabilmente lo stesso rinvenuto nel 1992 nella penisola dello Yucatan, doveva aver colpito la Terra provocando enormi mutamenti climatici che portarono all’estinzione delle specie dei dinosauri e di numerosi organismi marini.

Da qui quindi è partito un nuovo progetto…
Questo progetto è un nuovo tassello che si aggiunge alla filosofia del brand Memory’s di Alessandro Marchesi. L’obiettivo è quello di prendere ispirazione dal passato per trovare linfa creativa per il presente da portare nel futuro, ecco come è nata la “Memory’s Water – l’Acqua delle Stelle”. Lui ha ideato il design della bottiglia e io ho studiato l’abbinamento dei colori, immaginandomi questa bottiglia all’interno delle borse delle donne più belle e stilose del mondo. Ma questo sogno non sarebbe stato possibile senza il coinvolgimento dell’azienda Motette che ha i suoi stabilimenti proprio del cuore della Valle del Bottaccione, all’interno del Parco del Monte Cucco, immersi in un ambiente integro e incontaminato, che conserva da milioni di anni tutta l’energia delle stelle. Quando ho bisogno di avere un po’ di adrenalina bevo un bicchiere di acqua Memory’s e mi sembra di attraversare le epoche in un solo sorso. Se poi è frizzante e gelata…sono subito in un’altra galassia! È inutile, qui nelle Marche l’acqua, da quella del Conero a quella della Valle dell’Iridio, è una vera e propria fonte di ispirazione per nuove avventure. Sono orgoglioso che l’Acqua Memory’s contribuisca a far conoscere in giro per il mondo questo territorio cosi affascinante e ricco di natura, storia, arte e cultura!