Le forme uniche di Moresco

Moresco

Eptagoni, triangoli, cupole, sagome peculiari di uno dei Borghi più belli d’Italia

Il castello di Moresco (www.comune.moresco.fm.it) è così peculiare che, anche se di modeste dimensioni, non può in nessun modo essere confuso. Merito anche della sua posizione invidiabile, a presidio di un colle che domina tutta la valle dell’Aso. Completamente circondata da mura, Moresco fu una storica roccaforte del Comune di Fermo durante le aspre battaglie contro Ascoli Piceno. Costruito a forma triangolare, il vertice di questo perimetro culmina con l’edificio simbolo del borgo, l’incredibile Torre eptagonale. La torre risale al XII secolo ma è stata più volte rimaneggiata. Possiamo salire tramite una scalinata interna i suoi 25 metri di altezza per arrivare fino in cima.

Moresco
© A. Tessadori

Affacciandoci dalle merlature a coda di rondine, tipiche della fazione ghibellina, possiamo gettare lo sguardo su un panorama incomparabile. Intorno ai sette lati della torre, si affaccia tutta la campagna fermana, dipinta come campiture di colore in una grande tela, estesa fino a lambire il mare Adriatico. Lo sguardo si spinge a nord fino al Monte Conero, e a sud arriva a scorgere la vetta del Gran Sasso. L’altra torre cittadina, quella dell’orologio, risale al Trecento, sormonta la vecchia porta di accesso al castello ed è affiancata da un bel portico cinquecentesco. Appena passati sotto la torre dell’orologio si incontra l’ex chiesa di Santa Sofia. Svestita la funzione sacra, l’edificio è diventato sede di un piccolo ma vivace teatro chiamato affettuosamente “lu teatrì”. Sopravvive al suo interno un interessante affresco della scuola del Crivelli.

All’interno delle mura era presente la chiesa di Santa Maria in Castro. In seguito alla sua demolizione ne rimane solo la fiancata sinistra, divenuta un portico che delimita un lato della piazza. La struttura conserva il fascino dell’affresco della Madonna con bambino di Vincenzo Pagani che decora la parete. Del grande pittore del Cinquecento, originario della vicinissima Monterubbiano, Moresco conserva importanti opere d’arte. Una grande pala d’altare di Pagani raffigurante la Madonna in gloria col Bambino e Santi è infatti esposta nella Pinacoteca ospitata nella sala consiliare del Palazzo Comunale. Altra pregevole traccia della sua maestria è visibile nel grande affresco nella chiesa della Madonna dell’Olmo, situata fuori dal perimetro murato.

Moresco
© A. Tessadori

Altri edifici religiosi molto affascinanti possono essere ammirati a Moresco. Appena fuori dalle mura, alle spalle della Torre eptagonale, si trova la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, patrono del paese. Anche in questo caso la chiesa si rivela scrigno d’arte. Al suo interno sono infatti conservate tele del XVII e XVIII secolo. Minuto, isolato in mezzo alla natura, è assolutamente da vedere anche il Santuario della Madonna della Salute. Sormontato da una curiosa cupola in bugnato, che per colore e stile contrasta col resto dell’edificio, dal Santuario possiamo affacciarci su Moresco e coglierne tutto l’incredibile fascino.