#Bellezza

“La bellezza salverà il mondo”

Afferma il principe Miškin nel romanzo l’Idiota di Dostoevskij

Le Marche, viaggio nella bellezza

È infatti sull’idea di un viaggio nella bellezza che la Regione Marche ha impostato la sua nuova campagna di promozione lanciata alla recente Borsa Internazionale del Turismo. La bellezza, declinata in tutte le sue forme, come filo conduttore delle proposte turistiche per la scoperta del fascino dei territori marchigiani attraverso la voce narrante di Giancarlo Giannini.

Una ricerca del bello che si può cogliere nei paesaggi collinari che degradano verso il mare sino a raggiungere il Conero nei suoi 572 mt altezza e con le straordinarie falesie a picco sull’Adriatico, un palcoscenico di rara bellezza. Si possono ammirare le valli a pettine dalle cime dei Monti Sibillini, monti magici e incantati, Paradiso della Regina Sibilla.

Borghi, castelli, arte e cultura disseminata su tutto il territorio da nord a sud e… molto altro ancora.

Rossini, Leopardi, Raffaello

La sorprendente bellezza e la straordinaria eredità culturale che tre grandi personaggi hanno lasciato a questa terra, all’Italia e al mondo intero sono celebrate dalle Marche dal 2018 e per tutto il 2020: Gioachino Rossini da Pesaro (2018) nel 150° anniversario dalla morte; Giacomo Leopardi da Recanati, autore nel 1819 del celebre Idillio L’Infinito (2019); Raffaello Sanzio Urbinas di cui nel 2020 ricorrono i 500 anni dalla morte. Il 2018 è dunque iniziato nel segno di Rossini ed è proseguito con i grandi eventi del ciclo “Mostrare le Marche” (mostre dedicate al patrimonio culturale proveniente dai musei e chiese chiuse dopo il sisma di Ascoli Piceno, Fermo, Matelica) e con i capolavori di Lorenzo Lotto, protagonista in autunno di una grande mostra incentrata sul periodo marchigiano, che ha avuto la sede principale a Macerata. Una cittadina quest’ultima dove trova sede lo Sferisterio, una spettacolare struttura architettonica, concepita già nel lontano 1820 e costruita con tutti gli accorgimenti acustici necessari ad ospitare esibizioni musicali e canore. 

Stupor Mundi

La bellezza passa anche attraverso la tecnologia di un museo di nuova generazione digitale per raccontare la vita di Federico II, un percorso innovativo, un viaggio attraverso il tempo e lo spazio per raccontare la storia del grande imperatore nato a Jesi, “Città esemplare”. Città importante anche per la capacità di preservare un patrimonio secolare architettonico, artistico e culturale altamente suggestivo.

Itinerari della bellezza nella Provincia di Pesaro-Urbino

Un lavoro editoriale ci ha condotto personalmente a scoprire le peculiarità nascoste di cinque comuni nella provincia di Pesaro che hanno aderito ad una pubblicazione dal titolo Itinerari della bellezza nella provincia di Pesaro-Urbino. Da Urbino, patrimonio dell’umanità per l’Unesco, patria del Rinascimento (con Firenze) che nell’arte è stata la raffigurazione della bellezza; alle scoperte archeologiche dei Bronzi dorati di Cartoceto di Pergola alla Domus del mito di Sant’angelo in Vado; alla Forum Sempronii, l’attuale Fossombrone, ricca di arte, storia, cultura e… gastronomia; ad una delle più belle fortificazioni rinascimentali, la Rocca Roveresca di Mondavio, “borgo tra i più belli d’Italia”.

Un progetto editoriale questo commissionato dalla Confcommercio di Pesaro e Urbino con lo scopo di narrare, raccontare e valorizzare l’immenso patrimonio di “bellezza” rilanciando le opportunità economiche e turistiche del territorio e tornando così a dispiegare, come scrisse Dante, “le ali al folle volo”.

Genga, Ponte Romano di San Vittore

Quella naturale predisposizione
al turismo lento

Dalla bellezza geografica all’abbondanza dei tesori artistici all’eredità delle antiche civiltà che ci gravitano attorno, ma anche una squisita enogastronomia tradizionale e stellata, prodotti artigianali e manufatti di prestigio, la resilienza nei piccoli borghi, i luoghi del silenzio, strade e sentieri, il buon clima e tanto altro ancora sono tutti elementi che permettono di vivere il nostro territorio in maniera dolce attraverso una nuova tendenza di viaggiare: slow travel (turismo lento). Negli ultimi anni si sta assistendo infatti ad una inversione di tendenza in materia turistica. Al turismo di massa veloce “mordi e fuggi” si sta sempre più contrapponendo un turismo che vede come protagonista un viaggiatore capace di valorizzare il genius loci, lo spirito del luogo, attivo nell’istaurare conviviali relazioni con gli abitanti locali divenendo attore del vissuto quotidiano e allo stesso tempo è sensibile all’ambiente e alla sua tutela.

Gardner (2009) riassume così i principi fondamentali di questa tipologia di viaggio/esperienza:

  • il viaggiare lento è uno stato della mente;
  • i turisti debbono viaggiare lento ed evitare il trasporto aereo;
  • il viaggio è intrinseco all’esperienza turistica;
  • il luogo è importante;
  • il rallentare per godersi la città o il paesaggio costituisce un elemento chiave;
  • la cultura e il coinvolgimento con la popolazione locale rende una vacanza migliore;
  • i turisti dovrebbero trarre opportunità dall’inaspettato/inatteso;
  • restituire alle comunità locali è parte integrante del viaggio.

Quattro i pilastri: la lentezza e il valore del tempo, la destinazione e le attività in loco, le modalità di trasporto e di esperienza del viaggio, l’etica del rispetto ambientale.

Un turismo più sano e reale, alla ricerca della qualità e dell’esperienza (si pensi al rito della sfossatura del formaggio di fossa, un’esperienza indimenticabile per molti stranieri, o la “vacanza da contadino” dove il turista in maniera attiva raccoglie la frutta, munge le mucche o impara a fare il formaggio e il vino biologico…), della conoscenza e scoperta di cibi biologici e a km zero.

L’importante è stimolare, emozionare e contaminare.

Le Marche sono predisposte naturalmente a tutto ciò dall’accoglienza particolare dei B&B, all’idea di alberghi diffusi dove interi borghi diventano alloggi, agli agriturismi, alle fattorie didattiche, alle dimore storiche che aprono le porte all’ospitalità.

Di qui anche l’insolita predisposizione a determinati segmenti turistici come: il birdwatching, il cicloturismo, viaggi culturali e i cammini.